Il progetto “Potenziamento dei prerequisiti scolastici” a scuola

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Per il secondo anno consecutivo ho avuto il piacere di collaborare con la scuola G. Pascoli di Senigallia dove, grazie all’aiuto di diversi collaboratori, si è svolto questo grandissimo progetto di valutazione e training, al quale hanno partecipato oltre 150 bambini.


Il progetto è nato dall'idea di sviluppare un metodo di lavoro innovativo ed efficace basato su un approccio esperienziale, ludico-motorio, di stimolazione multisensoriale integrato, per potenziare i livelli cognitivi più alti deputati agli apprendimenti scolastici di base: lettura, scrittura e calcolo.


LA FILOSOFIA


"Il pensiero è movimento, il parlare è movimento" - Lev Vygotskij

Educare al movimento significa educare al pensiero, alla parola, al calcolo.



La filosofia di base è che non si può apprendere se non si è predisposti a farlo. Per migliorare le condizioni di apprendimento di un bambino (qualsiasi esse siano le sue capacità massime) si deve partire dalle basi. Le basi si strutturano nei primi anni di vita, o meglio nei primi mesi, in alcuni casi nei primi giorni. Se le fondamenta non sono solide, è inutile lavorare sui piani superiori.


Nei primi 6 anni di vita si formano e si strutturano la maggior parte delle connessioni cerebrali che creano la nostra identità e ci garantiscono tutto lo sviluppo successivo.

In base alle esperienze motorie, emotive e relazionali il cervello apprende, cresce e si sviluppa.


Con l’aumento della tecnologia, degli schermi e delle tv e il concomitante impoverimento di esperienze motorie, di esplorazione e di gioco all’aria aperta, i bambini di oggi sono sempre più lenti nell’acquisire e automatizzare funzioni e processi mentali alla base della crescita e dell’apprendimento.


Viviamo in una società che vuole tutto e subito, che spinge per essere sempre al massimo, capaci, pronti. Lo sviluppo sano di un infante invece vuole essere più lento, vuole che si rispettino delle tappe.

Non tutti i bambini di 5 anni hanno raggiunto la stessa maturità, e non tutti sono pronti all’ingresso scolastico l’anno successivo.

Purtroppo il nostro sistema scolastico non è strutturato per rispettare le tempistiche individuali di maturazione, ma sempre più spesso si viene a conoscenza di genitori che spingono per avere il proprio bambino pronto, efficace, che sa 2 lingue, che sa leggere e parlare bene.

Per far questo si spingono i bambini a fare compiti extra, leggere molto, correggendo in maniera maniacale gli errori di pronuncia. E così il bambino non fa ciò che dovrebbe fare alla sua età: giocare.


Il gioco è la palestra naturale del bambino, che permette di sviluppare tutti i prerequisiti dell’apprendimento.



IL POTENZIAMENTO DEI PRE-REQUISITI SCOLASTICI


I pre-requisiti scolastici sono l'insieme delle abilità che devono essere strutturate e automatizzate prima dell'ingresso alla scuola primaria e che permetteranno al bambino gli apprendimenti in età scolare.


Le ultime ricerche basate sulla teoria dell'embodied cognition fanno emergere come le esperienze ricavate dal corpo giochino un ruolo essenziale per lo sviluppo della mente (Wilson e Golonka, 2013).


Attraverso il corpo il bambino esplora, apprende e sviluppa: il linguaggio verbale ed extraverbale, le competenze motorie, la capacità di svolgere prassie nella quotidianità, le competenze grafiche, la coordinazione dei movimenti oculari, le capacità mnesico-attentive etc..


Tutto l'apprendimento avviene nel cervello; è il corpo quello che agisce come ricettore dell'informazione e diventa veicolo attraverso il quale le conoscenze vengono espresse. In questo senso, il movimento si trova nel cuore dell'acquisizione delle conoscenze. L'apprendimento, il linguaggio ed il comportamento sono tutti quanti collegati in qualche modo alla funzionalità del sistema motorio e al controllo del movimento.


Il linguaggio in quanto abilità, è fortemente dipendente dal sistema motorio per la coordinazione dei movimenti della laringe, faringe, la lingua e i muscoli frontali della bocca.


La lettura dipende in modo molto significativo dalle abilità oculo-motorie ed in particolare dalla capacità di realizzare movimenti molto fini con gli occhi.


La scrittura richiede una buona coordinazione oculo-manuale con il sostegno del sistema posturale.


IL PROGETTO


Come lo scorso anno, il progetto ha avuto una durata di 4 mesi.

A tutti i bambini, all’inizio, sono stati effettuati dei test per misurare l’attenzione visiva e le capacità metafonologiche. Successivamente è stato effettuato il training in palestra per 2 volte alla settimana, per un totale di 8 settimane (16 incontri). Infine sono stati rivalutati tutti i bambini con gli stessi test.


Il training in palestra è stato svolto attraverso attività giocose e specifiche mirate a potenziare: la visione, l’attenzione e la memoria, il ritmo, l’equilibrio, la coordinazione statica/dinamica generale e oculo-manuale, lo schema corporeo e la sua consapevolezza, il riconoscimento delle emozioni, la tensione/rilassamento e la forza/leggerezza del corpo e la corretta esecuzione di schemi motori di base.


I Risultati del confronto tra i test prima e dopo l’attività, hanno evidenziato un significativo miglioramento nelle prestazioni ai test di attenzione visiva e nelle capacità metafonologiche, pur non lavorando mai direttamente su queste funzioni durante il percorso.

Ciò conferma che lavorando sulle basi, e quindi sulla predisposizione del bambino ad apprendere, ci sono tantissimi benefici.


Il gioco, le emozioni che ne derivano, e il movimento permettono di migliorare le fondamenta del sistema nervoso rendendolo più stabile e disponibile all’acquisizione di capacità cognitive più complesse come la lettura, la scrittura ed il calcolo.



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